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2023-09-28 13:15:44

La Storia, la pedagogia, il metodo

UN PO’ DI STORIA

Un gruppo di docenti, riunitisi nel 2006 per immaginare insieme uno scenario nuovo e coerente di scuola, in cui  gli studenti, superato il tradizionale rapporto asettico con le discipline di studio, riuscissero ad inscrivere il loro apprendimento in una visione d’insieme  in grado di dotarlo di senso, e convinti che la scuola non può limitarsi ad agire “nel" presente ma debba agire “per” il presente, hanno creato una nuova metodologia e a partire dal 2006 hanno cominciato a sperimentarla con le loro classi.  
Definita come "outdoor" questa innovativa metodologia è subito apparsa come un ambito privilegiato per sviluppare, in chi vi prende parte a vario titolo, tutte  le competenze "chiave" trasversali previste a livello europeo.

 

LINEA DI INDIRIZZO

La metodologia outdoor sperimentata in questi anni da Scuole Outdoor in Rete, attraverso l’organizzazione di progetti interdisciplinari e di campus di lavoro per gruppi classe, ha permesso di ricercare un nuovo modo di apprendere ed insegnare che, oltrepassando gli stretti alvei disciplinari, coinvolge sia studenti sia docenti, in un dinamico e polivalente intreccio cognitivo, culturale, psicologico, emotivo ed etico.

 Durante queste esperienze didattiche, connotate da una pedagogia attiva in chiaro riferimento all’Education Nouvelle e alle già note scuole attive e all’Outdoor Education, gli studenti vengono accompagnati alla scoperta di un ambiente di apprendimento particolare, considerato laboratoriale per le sue peculiarità geografiche, storiche, antropologiche, paesaggistiche, operative.

 Tale ambiente considerato fin dall’inizio un laboratorio a cielo aperto, rappresenta il luogo ideale per apprendere la consapevolezza necessaria per sviluppare quel senso di solidarietà che si traduce in responsabilità culturale e morale verso il patrimonio storico, sociale e ambientale locale.

 I Campus di Lavoro (CDL) che interpretano questa visione di laboratorio, iniziano nel 2004 con una ricerca euristica da parte di un gruppo di docenti che seguono, in quegli anni, la sperimentazione attuata con le aree di progetto e i nuovi indirizzi contemplati dall’art. 2 del Decreto Legislativo 77 del 15/4/2005 in materia di Alternanza Scuola Lavoro.

 Con le linee guida emanate dal MIUR ai sensi dell’art. 1, comma 785, legge 145 del 30 dicembre 2018 con cui viene rivista in parte la Legge 107/2015,  l’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) diventa Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e i CDL confermano la loro validità anche nei nuovi percorsi attivati.

 L’esperienza rappresenta un “operare in situazione” dove si apprende direttamente dall’ambiente essendo nell’ambiente, attraverso azioni concrete. La Scuola si pone verso il territorio con un’altra ottica: non più come fruitrice passiva dell’ambiente, ma come parte attiva per la valorizzazione dell’ambiente, con reale responsabilità verso il patrimonio naturale pubblico, all’interno di una cornice di significati formativi validi e sostenibili come indicato dall’art. 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

 Da un lato viene proposto un logico collegamento tra la formazione in aula, l’esperienza pratica e il far acquisire nuove competenze agli studenti. Dall’altro si vuole suscitare una particolare sensibilità per orientare all’apprendimento inteso come fatto pratico più che intellettivo.

 Questo si inserisce in un processo educativo che fa sperimentare all’adolescente  il senso di un’azione frutto della sua libertà e di una condivisione con il mondo circostante.

 

 

 

 
















 


Campus Mt. Tomba 2018

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